Un archivio per studiare e ricostruire la memoria di un paese diviso dalla segregazione razziale, Il South African History Archive (SAHA) da quasi 40 anni cerca di unire la dimensione storica con la lotta per i diritti, nel paese di Nelson Mandela.

Il manifesto per la liberazione di Nelson Mandela nel 1990 (Archivio del SAHA)

Il SAHA nasce nei primi anni Ottanta per iniziativa di attivisti anti-apartheid che compresero l‘importanza della documentazione storica per la ricostruzione di una consapevolezza collettiva e civile degli anni della segregazione razziale. Inizialmente nato vicino a partiti e organizzazioni per i diritti civili come l’United Democratic Front (UDF), il Congress of South African Trade Unions e l’African National Congress (il partito di Nelson Mandela) nel corso degli anni Novanta ha assunto una posizione di neutralità politica, a favore di una posizione umanitaria che lega diritti umani con la libertà di informazione e l’accesso alla documentazione.

L’organizzazione è attualmente impegnata in due progetti principali: il Freedom of Information Programme (FOIP), per l’attuazione in Sudafrica di una legislazione più aperta per l’accesso ai documenti da parte dei cittadini, e il The Struggles for Justice Programme (SFJ)  che ha l’obiettivo di raccogliere e preservare le fonti (scritte, orali, audiovisive) sulla storia della lotta contro l’apartheid e rendere tale documentazione accessibile, soprattutto per le scuole e le università.

L’archivio del SAHA raccoglie attualmente gli archivi delle organizzazioni attive durante la lotta alla segregazione (sindacati e partiti), del UDF e della South African Truth and Reconciliation Commission (la commissione che dopo la fine della segregazione razziale nel 1991 si è occupata della riconciliazione nazionale) e la documentazione relativa all’attività del SAHA stesso per l’approvazione della legge sull’accesso agli atti e molte collezioni audiovisive che testimoniano il lavoro di ricerca e salvataggio di testimonianze orali sulla storia del Sudafrica.

La maggior parte della documentazione è accessibile solo presso la sede del SAHA a Johannesburg, ma una parte sempre più ricca è stata oggetto di un programma di digitalizzazione ed è attualmente accessibile online (è necessario registrarsi gratuitamente per visionare i materiali). Inoltre il SAHA collabora con una serie di altre organizzazioni sudafricane attive nell’ambito della ricerca storica e l’accesso ai documenti: Il Traces of Truth website, che raccoglie molta documentazione della South African Truth and Reconciliation Commission e il Digital Innovation South Africa (DISA) impegnato nella digitalizzazione dei documenti delle prime fasi della lotta all’apartheid.

Uno degli aspetti più interessanti delle iniziative del SAHA è la constante volontà di tenere unita la dimensione della conoscenza storica con la dimensione di coscienza civile collettiva, in una nazione uscita solo all’inizio degli anni Novanta dalla sofferenza della segregazione razziale: in questa visione il diritto all’accesso alla documentazione e il ruolo degli archivi sono centrali nel promuovere e difendere i diritti umani.
Come recita lo statuto del SAHA «Raise awareness, both nationally and internationally, of the role of archives and documentation in promoting and defending human rights».

Alcuni dei risultati delle ricerche del SAHA
Mandela’s first year of freedom: his words from 1990
Memories serve lessons and lessons serve us with memories

Vuoi lasciare un commento?