Le immagini dei vigili del fuoco che in una lunga catena umana mettono in salvo carte e documenti fra le macerie di una casa ad Amatrice colpita dal tragico sisma del 24 agosto hanno riportato l’attenzione sulla critica situazione del territorio del nostro paese e la fragilità rispetto a calamità come questa del patrimonio culturale e artistico.

The Global Historical Earthquake Archive Map

 

Le immagini dei vigili del fuoco che in una lunga catena umana mettono in salvo carte e documenti fra le macerie di una casa ad Amatrice colpita dal tragico sisma del 24 agosto hanno riportato l’attenzione sulla critica situazione del territorio del nostro paese e la fragilità del patrimonio culturale e artistico rispetto a calamità come questa . Ma se non è possibile prevedere dove e quando un terremoto colpirà, è possibile studiare il territorio e la storia degli eventi sismici che lo hanno interessato per realizzare una mappa del rischio. In questo senso un interessante progetto è quello del GHEA, The Global Historical Earthquake Archive, una collaborazione fra INGV (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) e BGS (British Geological Survey), che nell’ambito del progetto GEM (Global Earthquake Model) si pone l’obiettivo di condividere i dati sui terremoti, collaborare per svilupparne la conoscenza e valutare il rischio sismico. Il Global Historical Earthquake Archive vuole essere un vero e proprio archivio di terremoti, che ora copre l’arco temporale dall’anno 1000 al 1903, e in una mappa dinamica e collaborativa condivide studi e ricerche sui terremoti di magnitudo 7 o superiore. La conoscenza e la sua condivisone sono il primo passo per una coerente azione sul territorio e come recita l’obiettivo di questo progetto: working together to assess the risk.

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