L’accezione generale, riportata in testa alla voce liberazione in tutti i dizionari e qui ripresa dal Battaglia, fa riferimento alle radici concettuali e storiche della parola: «Attribuzione della libertà, della condizione giuridica di libero a chi si trova in stato di schiavitù e di servitù (o, comunque, di soggezione); emancipazione».
Nel panorama delle numerose attività dedicate allo studio della Resistenza e alla salvaguardia della sua memoria, l’Isacem-Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI ha voluto aggiungere un ulteriore tassello: in occasione del 75° anniversario della Liberazione ha pubblicato il portale Biografie Resistenti, frutto di un progetto che ha come obiettivo il racconto delle storie dei resistenti iscritti all’Azione cattolica italiana.
Il Pantheon degli archivisti sarebbe veramente ben povero se fosse composto soltanto di uomini e donne che hanno speso la propria vita immersi in polverosi faldoni di carte da riordinare o dediti a ponderosi studi di erudizione storica, lontani dalle vicende pulsanti della storia dei loro tempi.
Dopo una serie di complessi esperimenti e tentativi, l’«Archivio generale veneto» venne stabilito nel 1815 da Francesco I d’Asburgo-Lorena, imperatore d’Austria e re del Regno Lombardo-Veneto.